
LA PRIMA BICILETTA Il primo esemplare di bicicletta ha più di 200 anni: a inventarlo, nel 1817, fu il tedesco Karl Drais, che lo Chiamò laufmachine (macchina da corsa), ma presto esso divenne noto come “draisina”. Pur avendo uno sterzo e due ruote, a differenza delle bici attuali la draisina era priva di pedali e doveva essere spinta camminando da seduti.

LA PRIMA GARA CICLISTICA Un cinquantennio dopo l’invenzione della draisina, si teneva in un parco di Parigi la prima gara ciclistica della storia: a vincerla, il 31 maggio 1868, fu il britannico James Moore (1849-1935), su un percorso di 1,2 km. In Italia, due anni dopo, si correva invece la prima gara su strada da Firenze a Pistoia.
IL PRIMO GIRO D’ITALIA fu annunciato in prima pagina il 7 agosto 1908 dalla Gazzetta dello Sport: Meno di un anno dopo, il 13 maggio 1909, ci fu la prima edizione: la corsa, che prevedeva 8 tappe e 2.447 chilometri, partì alle ore 2:53 dal rondò di Loreto a Milano. Il trionfatore del 1° Giro d’Italia della storia fu Luigi Ganna – davanti a Carlo Galetti e Giovanni Rossignoli – che si aggiudicò il premio in denaro di 5.250 lire (circa 100.000 euro).

IL PRIMO GIRO DEL MONDO IN BICICLETTA L’americano Fred Birchmore nel 1935 decise di percorrere 64.373 km compiendo il primo giro del mondo sulla sua bici, ribattezzata Bucephalus (dal nome del cavallo di Alessandro Magno), oggi conservata al National Museum of American History di Washington.

RECORD DI VELOCITA’ SU BICICLETTA Nel 2018 Nel deserto dello Utah, l’americana Denise Mueller Korenek ha raggiunto il record di velocità in bicicletta arrivando a ben 296 km/h. Per raggiungerlo non ha solo pedalato, ma si è dovuta mettere sulla scia di un potente dragster

LA PRIMA E UNICA DONNA A FINIRE UN GIRO D’ITALIA MASCHILE Nel 1924 Alfonsina Morini ma per tutti sempre e solo Alfonsina Strada terminò in modo rocambolesto un folle giro d’Italia. Folle perchè le tappe di allora avevano kilometraggio pazzesco. 3613 km. in 12 tappe, la più lunga, la Bologna Fiume misurava 415 km. e l’Alfonsina la percorse in 21 ore ininterrotte. Ma Alfonsina aveva già gareggiato con gli uomini, perchè il regolamento non lo vietava e lei era diventata un’attrazione amatissima. Aveva preso parte nel 1917 giro di Lombardia terminando al trotter di Milano i 204 km. e battendo anche qualche uomo. Nel 1911 aveva stabilito il record dell’ora in pista con 37,102 km. Allora c’erano anche altre donne che correvano, ma lei sicuramente ha raggiunto dei traguardi impensabili. Va ricordato che questa valanga di kilometri era per- corsa su strade non asfaltate e piene di buche, con bici di 20 kg. e senza cambio.

IL RECORDMAN DI TUTTI I TEMPI Probabilmente lo sanno anche tutti quelli che di ciclismo non si sono mai interessati. Eddy Merckx ha vino 426 gare tra cui; 11 grandi giri, con 64 vittorie di tappa ed è riuscito a trionfare anche in 3 campionati del mondo. Non c’è un albo d’oro dove non compare il suo nome.
LA PRIMA GARA UFFICIALE IN ITALIA Molto prima della nascita del Giro d’Italia, il 2 febbraio del 1870, venne organizzata la prima corsa ciclistica ufficiale dello Stivale, sul tracciato tra Firenze e Pistoia. Il percorso era di 23 chilometri: a trionfare fu l’americano Rynner Van Heste
I MAGNIFICI 5 X 3 Sono tre i recordman del Giro d’Italia. Alfredo Binda ha vinto i suoi 5 Giri dal 1925 al 1933, il grande Fausto Coppi ha trionfato per cinque volte dal 1940 al 1953, mentre Eddy Merckx ha vinto i suoi 5 Giri dal 1968 al 1974.
PRIMA DI OCCUPARE LE PAGINE CON MOVIOLE E RIGORI DATI O NON DATI, QUANDO NACQUE LA GAZZETTA SI OCCUPAVA SOLO DI CICLISMO. Il primo titolo del primo numero fu “Il Ciclista e la Tripletta” ed è datato 3 aprile 1896. Il colore del quotidiano era verde.Il 2 gennaio del 1899 la Gazzetta dello Sport indossa il suo colore grafico rosa, che l’accompagna e la distingue ancora oggi. Così quando diventa l’organizzatrice del Giro d’Italia nel 1908 per il vincitore la maglia rosa diviene il simbolo del trionfo.
Il ciclismo è la più importante azienda mondiale di articoli sportivi e realizza complessivamente un fatturato di ben 51 miliardi di dollari annui.
Al mondo si stima che esistano circa un miliardo di biciclette ma la metà di queste si trovano in Cina.
Negli Stati Uniti soltanto l’1% della mobilità si svolge su bici in bici, in Italia la percentuale sale al 5%, mentre nei Paesi Bassi si incrementa fino al 30%. Si è valutato che se gli statunitensi raddoppiassero l’uso della bici in città (2% dei viaggi), risparmierebbero 3,5 miliardi di litri di benzina all’anno.
La prima bici venduta in commercio su scala un po’ più ampia (Parigi 1868) era la “Boneshaker” e pesava 80kg. La prima MTB venne invece sviluppata nel 1977. Il design attuale è stato “inventato” in Inghilterra. e impiegò qualche anno prima che incontrasse il successo, da principio le persone rimasero diffidenti e non compresero il mezzo.
OLANDA MAGLIA ROSA PER ACQUISTI DI BICICLETTE In Olanda il 30% degli spostamenti totali avviene usando la bicicletta. Gli Olandesi spendono circa 1 miliardo di euro all’anno per l’acquisto di bici. In particolare Amsterdam ha più di 400 km di piste ciclabili ed innumerevoli parcheggi destinati solo al posteggio di bici costruiti su più piani.
La foresta di Arenberg perfetta grazie alle capre Si, se il tracciato è pulito e più sicuro è merito delle capre che si occupano della sistemazione del tratto di pavé più famoso ripulendolo scrupolosamente dall’erba.
La più grande fabbrica di biciclette al mondo è la “Giant”. La compagnia ha sede a Taiwan ed è stata fondata nel 1972. Nel 2014 aveva già sede in 50 altri Paesi. Occorrono venti biciclette per occupare lo spazio di una automobile. Anche per questo la bicicletta resta la soluzione perfetta per le grandi città.
Mantenere una bici è 20 volte più economico che mantenere un’auto.
Nel mondo intero c’è il doppio di biciclette rispetto alle automobili.
Il giro del mondo in bicicletta fu effettuato nel 1935. Realizzò questa ambiziosa impresa Fred A. Birchmore, 25 anni che attraversò l’Europa, l’Asia e gli Stati Uniti. Coprì una distanza totale di 64373 km. 40233 di questi pedalando, il resto via mare.
Utilizzando sulla bicicletta la stessa energia spesa per camminare, si può andare tre volte più veloce.
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